O ADEUS DO PRÍNCIPE.
TI VOGLIO BENE ROBERTO, GRAZIE DI CUORE!
Texto retirado de www.robertobaggio.com

"An everlasting emotion", says one famous song. And an everlasting emotion is that I lived Sunday afternoon, fifteen o’clock, at San Siro stadium of Milan.
I go in the redblack hell 15 minutes before the beginning of the match, and is immediately a great show: terraces are filled from an exultant crowd for the seventeenth redblack shield. All it tastes of redblack, also the field, that it seemed to reflect the predominant colors presents on the terraces.
I turn towards the Milan supporters and I see the immense choreography prepared for the occasion feeling a first thrill. 80.000 persons have always a big effect, I think. I search my place and I take some photos of the immensity of the stadium, the teams enter on the field. Ritual photos, Roberto makes two pictures also with the referees and then goes to the center of the field.
From the seats of the Milan supporters the chorus "Roberto-Baggio! Roberto-Baggio!" begins, Roby raises his hands and applaudes in sign of gratitude. The match starts, and I continue to take photo of the immense redblack crowd, but some minutes later I don't succeed in taking my eyes off Roby.
He runs, he makes very enlightening passes and a dribbling on Gattuso (when I have seen that, a spontaneuous smile has appeared on my face), some assists... he hits a post shooting a free-kick.
Milan scores in two minutes two goals and goes to the changing rooms with the advantage of 2-0, then the teams return to the field and at the beginning of the second half arrives a beautiful Matuzalem shot from outside the area, that scores the first point for Brescia.
All around there are chorus for Milan and for Roby. Brescia’s supporters sometimes cheer "MILAN! MILAN" and the Milan's ones answer "BRESCIA! BRESCIA!". Thank goodness that the teams are twined, I think, because I am in the stadium with Brescia’s shirt number 10 of Roby and wearing the scarf of Milan too! If it was another match I could not wear the colours of both teams at the same time.
The second half passes fast with two new Milan's goals (Tomasson and Rui Costa) and another one of Matuzalem for Brescia. Milan has scored four goals and I exult, but my eyes are only for Roby.
It’s hard to think that this is the last match of the Divine Ponytail. It's hard to think that after this day we can’t see him on a field again. And the substitution of Roby comes, at the 84th minute.
This is the most exciting moment of the day: the whole stadium stands up for the ovation of the greatest. Applauses, applauses and applauses, only for Roby, all the people with Roby... A minute of roaring claps from eighty thousands souls with sad look, who have seen the birth of this boys from Caldogno and followed his fable that seemed never end.
It's like when your bosom friend is going to go away. You know that sometimes you will can meet him again, but before his departure you remember the tricks those you have done with him during the hot days of the summer... the games, the colours, the fantasy... And the nostalgia takes your heart.
Maldini comes towards Roby and embraces him: I feel a tenderness, I have a lump in my throat and I'm near to cry but I continue to clap the hands, I see him who leaves the field and thanks all the public, the Brescia's bench, the Milan's one. Then he goes under the Brescia’s supporters thanking again and sliping into the changing room's tunnel.
He disappears, but my eyes remain fixed on the point where he is passed away. I turn to Milan’s supporters and I see a banner for Roby. Another one is showed by the big screen of the stadium... The Divine Ponytail is the most loved, whatever team you cheer for.
I don't succeed in following the last minutes of the match. I'm still feeling the emotion skin-deep whit the eyes full of tears thinking to what this man has given to me in ten years during which I have been his supporter...
At the end I enjoy the redblack party for the victory in the championship, the acrobates, the balloons, the songs, but in my hearts it remains the sadness and often my eyes search again that angle of the Stadium from which Roby is disappeared, as they should hope he comes back and says in front of the world that it is not the moment to stop and he wants to continue to play.
I know that it will not be possible, but is right therefore. Just to stop with the crowd that applauds you, praying and asksing you to not make it. Just to stop like a Sporting Great.
My heart palpitates with thousand memories and emotions. "I will never see him on field again", I think. But what he has done during twenty years of career by his magic, his free-kicks, his goals and the sharp smile that peeps out in his face after every his phenomenal game, it will remain printed in my memory forever.
I will do miss him, expecially when the championship will begin again and I will wait for a goal or a magic that will never arrive.

I'm fond of you, Roberto.
Heartfelt thanks.

Stella, AC Milan Supporter


Un'emozione per sempre, recita una famosa canzone. Ed un emozione per sempre è quella che ho vissuto io domenica pomeriggio, ore 15.00, Stadio San Siro di Milano.
Entro nella bolgia rossonera a 15 minuti dall'inizio della partita ed è già uno spettacolo: spalti gremiti da una folla esultante per il diciassettesimo scudetto. Tutto sapeva di Milan, perfino il campo, che sembrava riflettere i colori predominanti presenti sugli spalti.
Mi giro verso la Curva milanista e vedo l'immensa coreografia preparata per l'occasione, ed i primi brividi mi passano per la schiena. Ottantamila persone fanno il loro effetto sempre e per sempre, penso. Cerco il posto fra gli accalcatissimi tifosi rossoneri (ero al 2° anello arancio, per la cronaca), faccio appena in tempo a sedermi e a scattare qualche foto qua e là all'immensità dello stadio ed entrano le squadre. Foto di rito, Roberto si sofferma, ne fa 2 in più con gli arbitri e si dirige verso il centro del campo.
Dalla curva del Milan giunge il primo "ROBERTO-BAGGIO! ROBERTO-BAGGIO!", lui alza le mani applaude a sua volta e ringrazia. Inizia la partita, continuo a scattare foto all'immensa folla di tanto in tanto, ma più si va avanti e più non riesco a staccare gli occhi da lui, da Roby: corricchia, fa dei passaggi degni d'autore, una veronica su Gattuso (quando gliel'ho vista fare, mi è venuta spontanea una piccola risata), qualche assist e un palo su punizione. Roby c'è, si fa sempre vedere, si fa sempre cercare.
Il Milan gioca di più, segna in due minuti due gol, la partita sembra quasi chiusa, e si va negli spogliatoi sul 2-0. Le squadre rientrano e subito all'inizio del secondo arriva un bel tiro da fuori di Matuzalem che si insacca alla sinistra di Abbiati. Si è sul 2-1, ancora cori per il Milan e per Roby.
I tifosi bresciani ogni tanto scandiscono il coro "MILAN! MILAN!" e i milanisti rispondono "BRESCIA! BRESCIA!". Menomale che sono gemellati, penso. Io sono in tribuna tutta tranquilla con la maglietta di Roberto del Brescia e la sciarpetta Milanista. Fosse stata un'altra partita, non avrei potuto farlo.
Il secondo tempo fila via liscio, altri 2 gol del Milan (di Tomasson e Rui) ed un altro di Matuzalem per il Brescia. Il Milan segna 4 volte, io esulto ma gli occhi miei sono tutti per Roby, e non posso non pensare più a lui che alla partita, dal risultato ininfluente, o alla mia squadra, già campione d'Italia...
Più lo guardo e più penso che non lo vedrò mai più giocare d'ora in poi. Quant'è dura, ragazzi, quant'è dura. Arriva l'ottantaquattresimo, o giù di li, e con esso arriva il fatidico cambio (ovviamente me l'aspettavo). Esce Roberto ed il momento più esaltante in assoluto di tutto il pomeriggio è proprio questo: San Siro è tutta in piedi, per salutare il più Grande. Applausi, applausi, applausi e ancora applausi, tutti in piedi, per Roby, con Roby...
Un minuto scrosciante di battimani da parte di ottantamila persone con gli occhi velati di tristezza, gli occhi di persone che hanno visto nascere e crescere questo ragazzo venuto da Caldogno e la cui favola sembrava non finire mai.
È come quando si vede partire un caro amico d'infanzia, sai che potrai continuare a rivederlo ogni tanto ma nei momenti precedenti alla partenza rivivi tutte le marachelle fatte insieme nelle calde giornate estive in giro per il paese, i giochi, i colori, la fantasia... e il cuore ti viene stretto dalla morsa nostalgica.
Maldini va incontro a Roby, si abbracciano... mi fa tenerezza la scena, io ho il magone in gola e sono sul punto di piangere ma continuo a battere le mani, lo vedo uscire e ringraziare tutti, il pubblico e la panchina del Brescia, e poi anche quella del Milan. Va sotto la Curva Bresciana, ringrazia anche loro e poi s'intrufola nel tunnel che conduce agli spogliatoi. Lo vedo sparire, ma i mei occhi rimangono incollati li, dove è uscito.
Mi giro verso la curva del Milan e vedo uno striscione per Roby, al megaschermo ne inquadrano un altro... eh sì, il Codino è sempre amatissimo, non c'è bandiera che tenga!
Gli ultimi minuti di partita praticamente non li vedo, ho ancora l'emozione a fior di pelle e le lacrime agli occhi ripensando a quello che quest'uomo mi ha dato in dieci anni che sono sua tifosa...
Al fischio dell'arbitro, sono applausi per il Milan scudettato, standing ovation anche per loro. Mi godo tutta la festa rossonera, gli acrobati, i palloncini, le canzoni, ma nel cuore mi rimane la tristezza ed ogni tanto i miei occhi vanno ancora a cercare quell'angolo di stadio dal quale Roby è uscito, come a sperare che rientri e comunichi al mondo che no forse no, non è ora di smettere e che ha voglia di continuare. So che non sarà così, ma è giusto così. Giusto smettere con la folla che ti acclama, ti prega e ti scongiura di non farlo. Giusto smettere da Grande.
Il cuore palpita di mille ricordi ed emozioni, "non lo rivedrò mai più sui campi da gioco" penso, ma quello che lui ha fatto in vent'anni di carriera, le sue magie, le sue punzioni, i suoi gol e quel sorriso furbetto che spuntava dopo una giocata fenomenale resteranno impressi dentro di me per sempre.
È inutile dire che mi mancherà tantissimo, specie al riprendere del campionato, quando mi ritroverò ad attendere un gol o una magia che non arriveranno più.

Ti voglio bene Roberto, grazie di cuore!

Stella, tifosa milanista